venerdì 14 giugno 2019

COSTUMI DEI BIZANTINI, BARBARI E CAROLINGI

La corte di Bisanzio esercitò un'enorme influenza sulla moda europea dal V al XI secolo. Nacque così uno stile eclettico con diverse influenze dovute all'ideologia classica, al misticismo orientale e alla riscoperta del cristianesimo. La caratteristica più notevole nell'abbigliamento bizantino è il colore. Inizia un'epoca di splendidi ornamenti. La fonte più importante è quella dei mosaici o dei manoscritti miniati. L'impronta più importante riguarda la lavorazione della seta che veniva importata dal Medio Oriente e dalla Cina. Uno dei tessuti prodotti era lo sciamito, una seta pesante e resistente che si addiceva in modo perfetto alla maestosità dell'abbigliamento. Nella seta venivano intessuti fili d'oro oppure veniva incorporata in lamine d'oro. La corte imperiale preferiva la porpora ricamata in oro. 
La foggia più insolita era il tablion, un pannello ornamentale di forma rettangolare, che veniva cucito sul davanti dei mantelli. La sottoveste di lunghezza variabile dal ginocchio alla caviglia, consisteva in una semplice tunica aderente. Sopra veniva indossata una tunica simile alla dalmatica con ampie maniche. La toga venne sostituita dal mantello, di cui esistevano tre modelli base. La foggia più semplice consisteva in un rettangolo di stoffa che veniva appoggiato sulle spalle e arrivava sino a terra. Sulla spalla destra lo fissava un fermaglio lavorato. Si usava anche una cappa con le stesse dimensioni, pure fissata alla spalla destra. Il terzo tipo di mantello era simile alla paenula romana e consisteva in una cappa circolare cucita sul davanti, con un'apertura per la testa. Talvolta era completato da un cappuccio staccabile. Un altro capo di abbigliamento è il pallium; si trattava di una semplice striscia di tessuto rigido, che veniva avvolta intorno al collo ed al corpo in diversi modi. Anche il pallium era riccamente ornato. Veniva indossato dagli imperatori bizantini, ed in seguito dai re dell'Europa occidentale, per completare il vestiario da cerimonia. 
Indossavano lunghi stivali al polpaccio o scarpe ornate di pietre preziose, i quali rivelano un influsso orientale. L'abbigliamento delle donne seguiva quello maschile, indossavano una leggera sottoveste con maniche aderenti, lunga sino alla caviglia. Sopra portavano una tunica leggermente più corta e maniche più corte in modo da lasciar intravedere la sottoveste. La veste esterna poteva o no essere chiusa da una cintura, a seconda dell'ampiezza della stoffa adoperata, lungo velo sul capo, che ricade sulle spalle oppure sul davanti e viene drappeggiato sull'avambraccio. Per quanto riguarda l'abbigliamento dei contadini e artigiani vengono raffigurati con leggeri calzoni all'interno di stivali alti sino al ginocchio. Sopra indossano una tunica lunga, con ampie maniche ed un mantello lungo sino alla caviglia. I tessuti non sono ricchi. Le chiome maschili sono tagliate corte oppure lunghe sino alle spalle, mentre le donne mantengono le pettinature del tardo Impero, talvolta raccolte in un turbante. L'amore bizantino per i colori invade anche l'oreficeria. Usavano oro e pietre preziose senza sfaccettature.




I Barbari
L'abbigliamento maschile era costituito da una corta tunica aderente, sotto della quale portavano corte brache, completate da fasce per le gambe oppure calzoni stretti da legacci incrociati. Sulla tunica indossavano mantelli a strisce di pesante tessuto di lana. Per l'inverno, pelli d'animali col pelo all'esterno. Le calzature erano fatte di cuoio greggio.  L'abbigliamento delle donne era costituito da una semplice gonna, con un laccio in vita ed una corta blusa dalle maniche lunghe sino ai gomiti. Uomini e donne avevano capelli lunghi ed intrecciati. La veste più importante per gli uomini era la gonnelle, una tunica lunga sino al polpaccio, confezionata in lino e con l'orlo ricamato. Questo abito era stretto in vita dalla cintura e lo si indossava con brache di lunghezza diversa, assicurate da fasce per le gambe. Mentre le donne indossavano un mantello a tunica lungo sino alla caviglia, chiamato stola.  I gioielli  in uso in questo periodo sono più numerosi di quelli dell'abbigliamento. Le due forme principali in uso erano i fermagli e le fibbie. I pezzi più pregiati sono un enorme fermaglio per la spalla con un complicato disegno a scacchiera in smalto blu e rosso ed una fibbia per cintura, lavorata a niello.


I Carolingi
L'abbigliamento maschile era costituito da una camicia semplice di tela di lino ed era l'unico indumento usato per la notte. La tunica era il capo più importante, corta arrivava circa all'altezza della caviglia ed aveva una semplice apertura per la testa, maniche aderenti e lunghe sino ai polsi, era cucita sui fianchi e guarnita con un bordo ricamato. La tunica lunga era indossata dai re e dalla nobiltà. Il suo taglio di base era identico a quello della tunica corta, ma era lungo sino a terra. Un altro indumento era la sopravveste. Si trattava di una seconda tunica dalle maniche ampie sino al gomito, confezionata con tela di lino o seta, e riccamente ornata di ricami. Un altro capo era il mantello o cappa. Il più comune era un semplice rettangolo di stoffa assicurato sulla spalla sinistra con una fibbia. In certe occasioni la fibbia era spostata sulla spalla destra, il mantello era leggermente più lungo della tunica corta. La versione adatta alla tunica lunga arrivava sino alla caviglia e veniva usata dalla nobiltà soltanto in occasione di cerimonie. Un mantello più complicato, che ricorda la toga romana, appare indossato dai nobili. Ricopriva una spalla e si avvolgeva intorno al corpo. Non si sa bene se si trattasse di un ritorno al passato classico oppure di una moda di breve durata. Le calzature sono semplici di cuoio, facili da infilare, stringate di lato o sulla punta.
Anche le donne indossavano una semplice chemise di tela di lino come l'uomo con maniche lunghe sino ai polsi. La veste era una semplice tunica lunga alla caviglia, che subì ben poche variazioni durante quest'epoca, ad eccezione delle maniche la cui lunghezza oscillava tra il polso ed il gomito. Era stretta in vita da una fascia di tessuto dello stesso colore dell'abito. Anche le donne usavano il mantello, si ritiene che si trattasse di un semplice cerchio di stoffa con un'apertura per la testa, molto simile al poncho sudamericano. Le donne portano anche il cappuccio. Questo copricapo ricopriva testa e spalle. L'eccedenza del tessuto scendeva su un lato oppure sul petto ed era avvolto intorno al collo, il mantello e il cappuccio erano colorati.

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