martedì 11 giugno 2019

La Moda durante l'Antichità Classica

SECONDA PARTE

In questo periodo troviamo delle civiltà molto importanti che caratterizzeranno poi con il passare del tempo non solo l'abbigliamento, ma tutta l'arte, la cultura e la storia. 
Iniziamo dalla prima civiltà: La Grecia
Nei periodi denominati  "Arcaico e Classico" si trovano due stili fondamentali di abbigliamento, sia per l'uomo sia per la donna, quest'ultima indossava il chitone, composto da un unico rettangolo di tessuto di lana che si avvolgeva intorno al corpo, veniva appuntata sulle spalle e l'avanzo ricadeva in modo da creare l'illusione di una mantellina, era indossato senza cintura e lasciato aperto ai lati, ma c'erano anche varianti più sofisticate. Il lato aperto era spesso cucito dalla vita all'orlo ed il tessuto eccedente veniva fissato con una cintura sotto il seno per poi ricadere liberamente. Le spille usate per fissare il peplo sulle spalle erano, in origine, spilloni dalla capocchia decorata. La lana verrà sostituita dal lino e dalla seta. L'altro indumento usato era l'himation, costituito da un rettangolo di stoffa di lana. All'inizio veniva gettato sulle spalle come fosse un mantello. Col trascorrere del tempo i modi di indossarlo cambiarono. Veniva avvolto intorno al torso, fatto passare sotto il braccio sinistro,facendo ricadere l'eccedenza sul braccio, oppure appoggiato sulle spalle e le estremità sciolte sugli avambracci. L'abbigliamento maschile era molto simile a quelle femminili. Il chitone maschile a differenza di quello femminile era sempre cucito sui fianchi ma allacciato in maniera diversa, venne indossato da tutti gli uomini fino al V secolo a favore di quello corto, era stretto in vita ed una certa quantità di tessuto veniva drappeggiata sopra la cintura, portando l'orlo a metà coscia. L'himation maschile era relativamente piccolo all'inizio, e in seguito, sempre più largo, fu appuntato sotto la gola o sulla spalla destra con una fibula. La clamide era una veste greca tipicamente maschile. Indossata di solito sul chitone corto era adottata soprattutto dai cavalieri, dai viandanti e dai soldati. La decorazione greca era intessuta nella stoffa o ricamata, la più comune consisteva nella greca usata per bordare le stoffe. Gli altri disegni erano l'onda, l'uovo, la linguetta, oltre a numerosi motivi floreali realizzati. Una decorazione più complessa dei bordi consisteva in temi figurativi, animali, scene di battaglia. 

Gli Etruschi
Sia l'uomo che la donna indossavano tuniche dalla lunghezza variante tra il ginocchio e la caviglia, con mezze maniche. Queste erano cucite oppure fissate con fibule. Sulla tunica gli uomini portavano un lungo mantello, mentre le donne preferivano una cappa semicircolare che, dietro, arrivava in fondo alla schiena, e davanti copriva  le spalle con due pannelli che arrivavano in vita. Le tuniche venivano strette con alte cinture. Gli stivali avevano punte rialzate. La tunica divenne un capo confezionato con un tessuto molto più fine. Le maniche rimasero di metà lunghezza. Un aspetto dell'abbigliamento etrusco. Gli etruschi furono i migliori orefici mai esistiti.

I Romani
Il costume dei Romani era composto da due capi fondamentali: la tunica ed il mantello. Indumenta ovvero le vesti che infilavano dalla testa, mentre amictus ciò che veniva avvolto intorno al corpo. Gli uomini avvolgevano una semplice fascia di lino intorno ai fianchi, che ben presto venne sostituita dalla tunica, rielaborazione del chitone, stretto in vita da una cintura con apertura per la testa e due per le braccia. Durante la Repubblica venne introdotta la dalmatica che aveva maniche lunghe sino ai gomiti e in seguito sino ai polsi e vennero guarnite con frange. Per la gente comune la tunica era bianca o del colore naturale della lana, i cavalieri e i sacerdoti arricchivano l'indumento con due strisce porporine che scendevano verticali davanti e dietro, chiamate angutus clavus. Una striscia di porpora più larga era prerogativa dei senatori. Queste vesti confezionate in seta purpurea ricamata d'oro ed ornata con scene  che si riferivano alla campagna militare da celebrare, sono anticipazioni delle sontuose vesti imperiali di Bisanzio. La tunica recta o regilla era indossata dai giovani sino alla maggiore età e dalle donne nel giorno delle nozze. 
La tunica poteva anche essere lunga sino alle caviglie. Le cinture non si portavano in pubblico e spesso era attaccato un borsello in cui riporre denaro e valori. La stola era più ampia della tunica con maniche ricavate dall'ampiezza del tessuto. All'inizio veniva confezionata di lana, in seguito dal lino, cotone e seta per i ricchi. Per quanto riguarda il colore molti usati erano i rossi, i gialli ed i blu, mescolati con fili d'oro. Sotto la stola veniva indossata una semplice camiciola senza maniche e un morbido corpetto. In genere la stola veniva trattenuta in due punti sui fianchi con una larga fascia oppure sotto il seno con una cintura. Nei primi tempi della Repubblica la toga rappresentava l'unico capo di vestiario. Il modello più comune era la toga virilis o pura. Confezionata in semplice lana grezza, di solito più corta di tutte le altre toghe. La toga praetexta era l'indumento usato durante le cariche pubbliche e la portavano magistrati, consoli, pretori ed altri ufficiali governativi. Veniva indossata anche dai giovani nobili prima della pubertà.
Per quanto riguarda gli accessori tutte e tre le civiltà hanno in comune l'amore per i gioielli e monili preziosi.

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